Misure di radiazione UV all’interno del progetto Fondo Ateneo per la Ricerca (FAR) UNIMORE “ Valutazione dei possibili effetti della radiazione solare UV sulla trasmissione del virus SARS-CoV-2 ”
Il progetto, cofinanziato dalla Fondazione di Modena, coinvolge ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” e del centro CREAGEN del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuroscienze, focalizza l’attenzione sul ruolo giocato dalla radiazione UV come fattore limitante per la diffusione del virus, in combinazione con altre variabili meteorologiche come, per esempio, temperatura, umidità e quantità di precipitazione.
Misure in tempo reale
Indice UVI
Dal 2010 l’Osservatorio Geofisico effettua misure, ogni cinque minuti, dell’ Indice UVI (UV Index). Questo indice esprime il livello di radiazione UV potenzialmente in grado di provocare una reazione eritemosa (infiammazione della pelle) ed è calcolato ponderando la radiazione solare a livello del suolo misurata nell’UVB (280 nm – 315 nm) con la curva di risposta all’insorgenza eritemosa (Erythemal Action Spectra, ISO/CIE 17166:2019) (CIE, 2002). l’UVI assume valori che vanno da 0 (esposizione nulla) fino ad 11 (esposizione massima, valori maggiori di 11 sono eccezionali) ed è usato in vari settori per indicare il livello di pericolosità per la popolazione all’esposizione solare e suggerire azioni protettive adeguate.
L’indice UVI è misurato con un radiometro Davis – Vantage Pro2TM installato sul tetto dell’edificio MO26 del Campus DIEF. Oltre a questa stazione attualmente è attiva anche un’altra stazione simile nella zona periferica di Modena (stazione EELAB).
Irradianza UVB
L’irradianza radianza solare (W/m2) a livello del suolo nell’UVB e senza fattori di ponderazione è misurata alla stazione principale (palazzo Ducale) da un radiometro SUV-B prodotto dalla Kipp&Zonen. Le osservazioni hanno avuto inizio nel mese di novembre 2011 nell’ambito di un progetto di ricerca di Ateneo (sezioni successive) volto ad indagare gli effetti della radiazione UVB sulla diffusività della COVID-19. E’ interessante notare che questa misura non tiene conto della variazione della sensibilità alla radiazione UVB della pelle umana alle diverse lunghezze d’onda e quindi non è direttamente confrontabile con l’indice UVI e non sono prodotte tabelle indicanti il livello di esposizione basate su questa grandezza. Tuttavia è possibile stabilire delle relazioni semi empiriche che permettono il la trasformazione da UVI a Irradianza UVB e viceversa e questo è uno degli ambiti di ricerca su cui sta lavorando l’Osservatorio Geofisico.
Statistiche su lungo periodo
Le statistiche su lungo periodo sotto riportate prendono in considerazione le osservazioni fatte nelle ore centrali della giornata (11:00 – 15:00).
Attività di ricerca
Le misure di radiazione solare ultravioletta sono utilizzate in vari ambiti di ricerca ed in particolare i settori che si occupano degli effetti sanitari e, più in generale biologici, degli UVB . Recentemente L’Osservatorio Geofisico di Modena è stato impegnato in un progetto FAR (Fondo di Ateneo per la Ricerca) finanziato dalla Fondazione di Modena dal titolo “Valutazione dei possibili effetti della radiazione solare UV sulla trasmissione del virus SARS-CoV-2” nel quale si sono indagate le potenzialità della radiazione UVB come fattore limitante della trasmissività del virus.
Riferimenti